Ad un passo dall'inferno, ad un passo dall'inferno disse l'uomo in compagnia del cane.
L'asfalto ai miei piedi si sta squagliando e non so più cosa mi rimane.
Non so proprio quale strada né quale marciapiede
quale pericolo affrontare se nessuno me lo chiede
Non so proprio a quale incrocio quale semaforo aspettare
Se perfino un marciapiede è un rischio affrontare
Ad un passo dall'inferno e lungo l'autostrada uno guarda il retrovisore
dovete capire la mia situazione non volevo essere il peggiore,
Ho rubato i soldi a giuda ma non era vocazione
Ho sparato a tradimento ma non era mia intenzione
Ho ingannato anche giuda con la mia rivoluzione
ma alla fine ci tenevo a non cambiare la situazione
E sulla scura linea dell'ombra e del riflesso da una finestra esce uno strano odore
di carne e di bollito di muffe appena cotte, di fumo e di sudore
A qualcuno non farà piacere aspettare senza una sedia
forse qualcuno non farà piacere digerire questa sua tragedia
Magari questo odore che è sempre sotto il naso
è arrivato per miracolo oppure è solo un caso
E sta arrivando il sole e sta portando fumo in questa baraccopoli post industriale
Cemento e tormenti e inferno a basse quote e questa vita non è più normale
Non avremo più il coraggio di affrontare questo asfalto
Non avremo più il coraggio di fermarci ogni tanto
Ci vorrebbe sempre un senso e basterebbe sempre un cuore
basterebbe giusto il tempo per capire qualche orrore
Ad un passo dall'inferno, ad un passo dall'inferno continua l'uomo che ha perduto il cane.
L'asfalto ai miei piedi quasi non esiste e non so più cosa mi rimane.
Non so proprio quale strada né quale marciapiede
quale pericolo affrontare che nessuno poi mi crede
Non so proprio a quale incrocio e se fermarmi ad aspettare
Se nemmeno un marciapiede è un rischio da affrontare